Il Passatore, re della strada re della foresta

Il Passatore, re della strada re della foresta

Chi era il Passatore? E per cosa viene ricordato?
Pubblicato: 14 gen 2024
in "Entroterra"
  My City Blog

Stefano Pelloni, meglio noto come il ‘Passatore’, brigante reso famoso dalla poesia Romagna del Pascoli e dai versi della canzone di Secondo Casadei.

Passatore perché il mestiere di famiglia era quello di traghettatori, facevano passare le persone da una sponda all’altra del fiume Lamone.

Per molti una specie di Robin Hood, per altri un feroce assassino.

Una fama che lo ha reso noto in tutta Italia nonostante la sua brevissima vita. 

Vissuto nella prima metà dell’Ottocento è stato ucciso in uno scontro a fuoco coi carabinieri a soli 27 anni.

Robin Hood, dicevamo. Certo, rubava ai ricchi perché evidentemente dai poveri non c’è nulla da prendere.

Ma dava ai poveri ?? Si, ma solo a quelli che potevano essergli utili per avere basi di appoggio durante le fughe e nei momenti in cui necessitava di un nascondiglio. E se sgarravano li uccideva nelle maniere più atroci.

Infatti anche la sua fama di sanguinario andava di pari passo a quella di benefattore.

Ma dove andare per ripercorrere le sue gesta ??

Il luogo più tragico è sicuramente la cittadina di Forlimpopoli dove ha occupato con la banda l’intero centro per una nottata intera, ha fatto irruzione nel teatro facendosi consegnare i preziosi da tutti i presenti uccidendo chi faceva resistenza ed infine violentando la sorella di Pellegrino Artusi che da quell’esperienza uscì con evidenti problemi mentali.

Una traccia si può trovare anche nel centro storico di Longiano, dove sul portone di Palazzo Vicini c’è un foro che la tradizione ‘assegna’ allo schioppo del passatore.

Ma se si vuole andare alle radici bisogna recarsi tra i comuni di Bagnacavallo e di Russi, in provincia di Ravenna.

Punto di partenza è la casa natale a Boncellino di Bagnacavallo a pochi metri dal ‘passo’ sul fiume Lamone. Potremmo dire … tutto casa e lavoro.

I genitori che forse avevano percepito qualche oscuro impulso, lo spedirono in seminario. Ma l’esperienza ebbe breve durata.

Le campagne circostanti sono quelle delle prime ed ultime gesta del brigante, compresa la cascina dove ha trovato la morte. A Russi c’è la chiesa dove è stato battezzato ed il torrione dove sono stati imprigionati alcuni suoi compari, compreso quello che ha ‘cantato’.

C’è inoltre una sorta di Reggia di Caserta in salsa romagnola. Si tratta di Palazzo San Giacomo, una vera perla nella campagna ravennate, a poca distanza dei vecchi stabilimenti dell’Eridania.

Nel complesso una tranquilla passeggiata con cui passare un gradevole pomeriggio alla scoperta dei luoghi reali vissuti da  un personaggio che la leggenda ed il poeta hanno reso immortale.  


Cristian

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